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L’Altra Europa con Tsipras

L'Eurozona è sull'orlo di un collasso.
Questo non è dovuto all'Euro in sé, ma alle politiche neoliberiste di austerità che hanno indebolito la moneta unica, e insieme ad essa anche la fiducia dei cittadini nell'Unione Europea. La gestione politica della crisi del debito mira alla trasformazione istituzionale dell'Eurozona Sud sul modello del Capitalismo neo-liberista Anglo-Sassone. La diversità nelle istituzioni nazionali non è tollerata. La solidarietà sociale e la dignità umana sono considerate ostacoli all’economia e la sovranità nazionale è vista come un fastidio. L'Europa è costretta a indossare la camicia di forza dell'austerità, della disciplina e della deregolamentazione. Un’intera generazione di giovani europei vede cancellati i suoi orizzonti futuri. Questa non è la nostra Europa. E’ l'Europa che vogliamo cambiare, seguendo tre priorità:

  1. Porre fine all'austerità e alla crisi.
  2. Mettere in moto la trasformazione ecologica della produzione. Lavoro e ambiente non possono essere messi in contrapposizione perché costituiscono diritti irrinunciabili. 
  3. Riformare la struttura dell'immigrazione in Europa e istituire un sistema di sicurezza europeo fondato sul negoziato e sul disarmo.
UN PIANO IN 10 PUNTI CONTRO LA CRISI, PER UNA CRESCITA FONDATA SULLA GIUSTIZIA SOCIALE E SULL’IMPIEGO PER TUTTI. 
  1. Immediata fine dell'austerità
    L'Austerità è una medicina nociva somministrata al momento sbagliato con devastanti conseguenze per la coesione della società, per la democrazia e per il futuro dell'Europa. Ha prodotto un insostenibile aumento della disoccupazione, piaga che sarà difficile sanare in tempi brevi.
  2. Un New Deal europeo
    L'economia europea ha sofferto 6 anni di crisi, con disoccupazione media soprail 12% e ilrischio di unadepressionepari a quelladeglianni 30. L’Europa potrebbe finanziare un programma di ricostruzione economica focalizzato sull'impiego, sulla tecnologia e sull'infrastruttura.
  3. L'espansione dei prestiti alle piccole e medie imprese
    Migliaia di esse sono state costrette a chiudere, con conseguenze terribili per i posti di lavoro, non perché non erano sostenibili, ma perché il credito era esaurito.
  4. Sconfiggere la disoccupazione
    La disoccupazione media europea è la più alta mai registrata. Oggi, quasi 27 milioni di persone sono disoccupati nell'Unione Europea, di cui più di 19 milioni nell'Eurozona. L'Europa non dovrebbe perdere tempo, dovrebbe mobilitarsi e ridirigere i Fondi Strutturali per creare significative possibilità d'impiego per i cittadini.
  5. Sospensione del nuovo sistema fiscale europeo
    Richiede pareggio di bilancio anno per anno, indipendentemente dalle condizioni economiche dello stato membro. Di conseguenza rimuove la possibilità di usare le politiche fiscali come uno strumento di stabilità nei momenti di crisi
  6. Una vera e propria banca europea che possa prestare denaro come ultima risorsa per gli stati-membri e non solo per le banche
    L'esperienza storica suggerisce che le unioni monetarie di successo necessitano di una banca centrale che adempia a tutte le funzioni di una banca e non serva solo a mantenere la stabilità dei prezzi.
  7. Aggiustamento macroeconomico
    I paesi in surplus dovrebbero lavorare quanto i paesi in deficit per correggere il bilanciamento macroeconomico all'interno dell'Europa. L'Europa dovrebbe monitorare valutare e richiedere azione dai Paesi in surplus sotto forma di stimolo, per alleviare la pressione unilaterale sui Paesi in deficit.
  8. Una Conferenza del Debito Europeo.
    La nostra proposta è ispirata all’Accordo di Londra sul Debito del 1953, che alleviò il peso economico della Germania, aiutando a ricostruire la nazione dopo la guerra. Nel contesto odierno, si dovrebbero usare tutti gli strumenti politici disponibili, inclusi i prestiti dalla Banca Europea, oltre alla istituzione di un debito sociale europeo (Eurobond) per sostituire i debiti nazionali.
  9. Un Atto Glass-Steagall Europeo
    L'obiettivo è separare le attività bancarie tradizionali, di raccolta risparmi e concessione prestiti, dalle attività d’investimento e speculative proprie delle banche d’affari.
  10. Una legislazione Europea effettiva per tassare l'economia e le attività imprenditoriali offshore
L'EUROPA È ARRIVATA AD UN BIVIO CRITICO. NELLE ELEZIONI EUROPEE DEL 25 MAGGIO, DUE CHIARE ALTERNATIVE PER IL PRESENTE ED IL FUTURO SONO SUL TAVOLO: O RIMANIAMO IMMOBILI CON I CONSERVATORI E I LIBERISTI, O GUARDIAMO AL FUTURO RAPPRESENTATO DALLA SINISTRA EUROPEA.

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